In molti dicono che sarà un bluff, nessuno ancora lo frequenta veramente o ha qualche idea di cosa sia. Anche se in realtà esistono già da molti anni vari metaversi, ovvero realtà virtuali in forma di giochi di ruolo o community web.
Poi c’è un’altra novità, la blockchain, ancora un concetto ostico, balzato alle cronache in questi ultimi mesi grazie soprattutto agli NFT e alla risonanza che i grandi artisti gli stanno dando. Una tecnologia che permette per la prima volta di autenticare un file, o una transazione web, renderla unica e irripetibile e non modificabile. Per la prima volta si puó possedere un file, dargli un valore, controllare la cronologia dei passaggi di proprietà che ha avuto, senza possibilità di contraffazione. Come già avveniva per l’arte, si potrà investire denaro in opere digitali, sicuri che il loro valore probabilmente crescerà.
Ma cosa si nasconde veramente dietro a queste parole? Metaverso, blockchain, nft, augmented reality, virtual reality? Sono tutti i tasselli che formeranno il web 3.0, una vera rivoluzione, che permetterà oltre che allo scambio di informazioni, di avere vere esperienze sensoriali, in un mix tra reale e virtuale, in una rivoluzione che includerà l’arte, il lavoro, il commercio, il tempo libero e nuove forme di economia e transazioni rese possibili appunto dalla blockchain.
Credetelo o no questo mondo sta arrivando molto velocemente, anche se la forma che prenderà sarà tutta da vedere e da plasmare.
Sarà possibile avere esperienze virtuali che potranno essere definite (anche legalmente) altrettanto vere di quelle reali. Si potrà avere un compagno di lavoro virtuale, animato da intelligenza artificiale, ma con il volto umano, talmente reale che sarà impossibile da distinguere. Oppure si potrà partecipare a riunioni online con il proprio avatar, che mostra di essere interessato alla discussione, mentre in realtà ci stiamo facendo un caffè’.
Questo porterà ad un incredibile cambiamento anche per quanto riguarda il commercio online. Sappiamo come il grande problema di chi vende online é il limite nella presentazione di un prodotto, possibile solo attraverso i testi e immagini 2D. Pensate invece la possibilità di provare un vestito virtuale, farlo indossare al vostro avatar e decidere se comprare o no quello reale. Indossare capi esclusivi, fatti a mano da nuovi sarti/sviluppatori 3D, per andare ad un party esclusivo a km di distanza. Frequentato magari sia da persone vere che da avatar digitali.
Le possibilità sono infinite, e proprio per questo motivo, se si hanno delle idee é il momento di testarle adesso. Molte di queste idee saranno destinate a fallire, ma chi avrà l’idea giusta, proporrà un’esperienza unica, potrà diventare un big del web 3.0, proprio come é successo a molti nel web 2.0.
Se pensate ancora in termini di web 2.0 difficilmente potrete realizzare la vostra idea e avere successo, perché quelle possibilità sono ormai esaurite. Adesso é il momento di pensare al web 3.0. Pensare a che tipo di esperienze digitali vorreste dare ai vostri clienti, come far conoscere meglio il vostro prodotto, digitalizzare un servizio, rendere unica l’esperienza virtuale di una transazione.